Storie Sotto Le Stelle Podcast

La Mongolfiera Di Vetro | Una Storia Breve Scritta da Marco Ciappelli ( Versione in Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

Episode Summary

Che magnifica luna piena! Aprile inoltrato.La Valle di San Fernando brillava dolcemente. Piccole luci lampeggiavano piano,come lucciole elettriche nei sogni d'estate. In un piccolo giardino,sotto un vecchio limone saggio,stava per succedere qualcosa di speciale.

Episode Notes

La Mongolfiera Di Vetro

Che magnifica luna piena!

Aprile inoltrato.

La Valle di San Fernando brillava dolcemente.
Piccole luci lampeggiavano piano,
come lucciole elettriche nei sogni d'estate.

In un piccolo giardino,
sotto un vecchio limone saggio,
stava per succedere qualcosa di speciale.

Perché gli alberi di limone, sapete,
nascondono delicati segreti;
sussurri magici, pazientemente custoditi
tra i loro frutti, fiori e rami.

In alto, al sicuro,
il Signor e la Signora Colibrì aspettavano.
Piccoli cuori vibranti di speranza.
Guardavano attenti,
mentre piccole uova si incrinavano, sussurravano e si schiudevano
sotto il cielo caldo della California.

Jack e Sally arrivarono.
Inizialmente con gli occhi chiusi,
riposando tranquilli sotto il calore della mamma.
I giorni passavano lievemente.
Presto gli occhi si aprirono e
le piume crescevano, distendendosi delicatamente.

Dal loro nido contemplavano con meraviglia
il mondo vivace del giardino:
uccelli che cantavano, fiori che mormoravano,
api che ronzavano incessantemente 
e scoiattoli che si rincorrevano felici 
saltando da un albero all’altro 
come se avessero bevuto un po' troppo caffè, 
ma proprio troppo davvero!

"Calmatevi un po'," esclamò Sally con coraggio dal nido.
"Stiamo ancora imparando come si fa a essere colibrì!"
Il giardino tacque per un attimo,
sorrise silenziosamente,
e rispose gentilmente,
"Benvenuto, Jack! Benvenuta, Sally! Benvenuti nella Valle!"

I giorni si trasformarono in settimane. Sally stese le ali,
piccole piume si facevano ogni ora più forti,
esercitandosi e preparandosi
per toccare il cielo dei suoi sogni.

Finalmente, il grande giorno arrivò.

"Guardami, Jack!" cantò Sally gioiosa,
e con un battito coraggioso, lasciò il nido.
Volò, piano all'inizio, poi più veloce,
girando, ridendo, librandosi
sopra i fiori e sotto i rami,
mentre tutto il giardino applaudiva e tifava.

Jack guardò dal nido, silenzioso.
La sua ala sinistra, accuratamente ripiegata,
era ancora incerta.

Il giardino trattenne il respiro, felice per Sally,
ma delicatamente preoccupato per Jack.
"Arriverà anche il tuo momento, caro," sussurrò piano la signora Colibrì,
baciando Jack sulla fronte. "Credici."

Quella stessa notte, mentre le stelle riempivano il cielo,
Jack fissò la piccola Mongolfiera di Vetro che, appesa ad un ramo del limone, oscillava dolcemente nella brezza serale.
Una decorazione, un tramonto imprigionato,
illuminata dolcemente da dentro dalle fiamme danzanti che, forse erano finte,
ma solo se non si credeva nella magia. Jack ci credeva.

Si equilibrò con attenzione, saltellando piano, 
coraggiosamente, di ramo in ramo,
verso il pallone luminoso che continuava a danzare mosso dal vento 
come se stesse volando nel cielo.

Senza esitazione, saltò dentro la piccola cesta. 
All'improvviso, scintille brillarono. Vortici danzarono.
La magia si risvegliò sotto le piume, 
mentre la Mongolfiera di Vetro saliva, 
alzandosi lentamente nell'aria della sera.

"Jack!" esclamò Sally, gli occhi pieni di stupore.
Volò subito accanto a lui, ridendo.
Insieme si librarono, volteggiando felici,
mentre il giardino applaudiva più forte che mai.
Persino il signore e la signora Colibrì sbatterono gli occhi, stupiti,
sorridendo fieri dei loro coraggiosi figli.

"Sai," disse un gufo anziano,
sorridendo saggiamente da un ramo vicino,
"se segui il tramonto, attraverso il canyon, 
arriverai al Grande Oceano Blu."

Il cuore di Jack vibrò di coraggio.
"Vieni con me, Sally!" disse, gli occhi brillanti.
E Sally non esitò. Si unì a Jack sulla mongolfiera
e insieme volarono più in alto e più lontano,
oltre la valle, sopra tortuosi canyons,
verso raggi dorati che si fondevano con il blu infinito.

L'oceano apparve, scintillante e senza fine,
le onde sussurravano dolcemente segreti illuminati lievemente 
da quel che rimaneva di un tramonto.
Sotto, il molo di Malibù brillava caldo e accogliente,
accarezzato dall'Oceano Pacifico e dal vento. 
Tutta la baia dava il benvenuto ai coraggiosi avventurieri.

Jack respirò profondamente, col cuore pieno.
Aveva trovato il suo modo di volare, di librarsi in cielo,
non cercando di essere come gli altri,
ma abbracciando ciò che era veramente.

Perché non sono i limiti a definirci,
ma il nostro coraggio di sognare,
la nostra volontà di credere,
e la magia che portiamo dentro.

Perché niente, 
ma proprio niente, 
può fermare chi osa sognare.

-- Scritta da Marco Ciappelli


 

Episode Transcription

La Mongolfiera Di Vetro | Una Storia Breve Scritta da Marco Ciappelli (Versione in Italiano) | Storie Sotto Le Stelle Podcast | Storie Brevi Per Bambini E Giovani Di Cuore

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La Mongolfiera Di Vetro

Che magnifica luna piena!

Aprile inoltrato.

La Valle di San Fernando brillava dolcemente.
Piccole luci lampeggiavano piano,
come lucciole elettriche nei sogni d'estate.

In un piccolo giardino,
sotto un vecchio limone saggio,
stava per succedere qualcosa di speciale.

Perché gli alberi di limone, sapete,
nascondono delicati segreti;
sussurri magici, pazientemente custoditi
tra i loro frutti, fiori e rami.

In alto, al sicuro,
il Signor e la Signora Colibrì aspettavano.
Piccoli cuori vibranti di speranza.
Guardavano attenti,
mentre piccole uova si incrinavano, sussurravano e si schiudevano
sotto il cielo caldo della California.

Jack e Sally arrivarono.
Inizialmente con gli occhi chiusi,
riposando tranquilli sotto il calore della mamma.
I giorni passavano lievemente.
Presto gli occhi si aprirono e
le piume crescevano, distendendosi delicatamente.

Dal loro nido contemplavano con meraviglia
il mondo vivace del giardino:
uccelli che cantavano, fiori che mormoravano,
api che ronzavano incessantemente 
e scoiattoli che si rincorrevano felici 
saltando da un albero all’altro 
come se avessero bevuto un po' troppo caffè, 
ma proprio troppo davvero!

"Calmatevi un po'," esclamò Sally con coraggio dal nido.
"Stiamo ancora imparando come si fa a essere colibrì!"
Il giardino tacque per un attimo,
sorrise silenziosamente,
e rispose gentilmente,
"Benvenuto, Jack! Benvenuta, Sally! Benvenuti nella Valle!"

I giorni si trasformarono in settimane. Sally stese le ali,
piccole piume si facevano ogni ora più forti,
esercitandosi e preparandosi
per toccare il cielo dei suoi sogni.

Finalmente, il grande giorno arrivò.

"Guardami, Jack!" cantò Sally gioiosa,
e con un battito coraggioso, lasciò il nido.
Volò, piano all'inizio, poi più veloce,
girando, ridendo, librandosi
sopra i fiori e sotto i rami,
mentre tutto il giardino applaudiva e tifava.

Jack guardò dal nido, silenzioso.
La sua ala sinistra, accuratamente ripiegata,
era ancora incerta.

Il giardino trattenne il respiro, felice per Sally,
ma delicatamente preoccupato per Jack.
"Arriverà anche il tuo momento, caro," sussurrò piano la signora Colibrì,
baciando Jack sulla fronte. "Credici."

Quella stessa notte, mentre le stelle riempivano il cielo,
Jack fissò la piccola Mongolfiera di Vetro che, appesa ad un ramo del limone, oscillava dolcemente nella brezza serale.
Una decorazione, un tramonto imprigionato,
illuminata dolcemente da dentro dalle fiamme danzanti che, forse erano finte,
ma solo se non si credeva nella magia. Jack ci credeva.

Si equilibrò con attenzione, saltellando piano, 
coraggiosamente, di ramo in ramo,
verso il pallone luminoso che continuava a danzare mosso dal vento 
come se stesse volando nel cielo.

Senza esitazione, saltò dentro la piccola cesta. 
All'improvviso, scintille brillarono. Vortici danzarono.
La magia si risvegliò sotto le piume, 
mentre la Mongolfiera di Vetro saliva, 
alzandosi lentamente nell'aria della sera.

"Jack!" esclamò Sally, gli occhi pieni di stupore.
Volò subito accanto a lui, ridendo.
Insieme si librarono, volteggiando felici,
mentre il giardino applaudiva più forte che mai.
Persino il signore e la signora Colibrì sbatterono gli occhi, stupiti,
sorridendo fieri dei loro coraggiosi figli.

"Sai," disse un gufo anziano,
sorridendo saggiamente da un ramo vicino,
"se segui il tramonto, attraverso il canyon, 
arriverai al Grande Oceano Blu."

Il cuore di Jack vibrò di coraggio.
"Vieni con me, Sally!" disse, gli occhi brillanti.
E Sally non esitò. Si unì a Jack sulla mongolfiera
e insieme volarono più in alto e più lontano,
oltre la valle, sopra tortuosi canyons,
verso raggi dorati che si fondevano con il blu infinito.

L'oceano apparve, scintillante e senza fine,
le onde sussurravano dolcemente segreti illuminati lievemente 
da quel che rimaneva di un tramonto.
Sotto, il molo di Malibù brillava caldo e accogliente,
accarezzato dall'Oceano Pacifico e dal vento. 
Tutta la baia dava il benvenuto ai coraggiosi avventurieri.

Jack respirò profondamente, col cuore pieno.
Aveva trovato il suo modo di volare, di librarsi in cielo,
non cercando di essere come gli altri,
ma abbracciando ciò che era veramente.

Perché non sono i limiti a definirci,
ma il nostro coraggio di sognare,
la nostra volontà di credere,
e la magia che portiamo dentro.

Perché niente, 
ma proprio niente, 
può fermare chi osa sognare.

-- Scritta da Marco Ciappelli